Bonduelle Filiera Garantita, 46 controlli da spiegare al cliente

Per informare su aspetti non verificabili da consumatore

OTT 13, 2016 -

Milano (askanews) – Quarantasei controlli lungo tutta la filiera di lavorazione delle insalate, dalla preparazione del campo di coltivazione al confezionamento: sono i pilastri che sostengono il progetto Filiera Garantita di Bonduelle.

L’azienda francese, che in Italia fattura circa 200 milioni di euro su tre diverse business unit, ha scelto di raccontare ai propri consumatori tutti i passaggi fondamentali del processo produttivo dei propri prodotti di IV gamma – gli alimenti freschi venduti in busta e pronti per essere mangiate – fornendo informazioni chiare e concrete sugli aspetti non direttamente verificabili da chi acquista.

Gianfranco D’Amico, amministratore delegato di Bonduelle Italia, spiega così in cosa consiste il progetto Filiera Garantita e come viene realizzato:

“Molto semplice: una chiarissima esposizione di cosa succede dal campo alla busta, spiegando l’intero processo; dicendo dove e come vengono fatte le varie fasi di controllo, dal terreno ai semi, e ancora nel campo la raccolta, nella selezione, nella trasformazione, al lavaggio e così via fino ai nostri camion che consegnano ai clienti”.

Il 40 per cento dei controlli viene effettuato direttamente in campagna.

“E’ fondamentale perché il processo di trasformazione può solo conservare la qualità della materia prima raccolta in campo. Quindi più si lavora lì sul campo, più si è sereni nella filiera e si fanno i controlli nella filiera, più il prodotto sarà sicuro per il consumatore finale”.

Raffaele Rocchetti, responsabile del settore agronomico dell’OP Oasi, uno dei principali fornitori di Bonduelle, durante una visita all’azienda agricola La Vallere di Eredi Salera Angelo, nel Bergamasco, spiega cosa fanno i coltivatori per rientrare nei parametri richiesti dal progetto Filiera Garantita di Bonduelle.

“Nel progetto filiera garantita la parte agricola è la parte principale. Si parte dalla selezione delle singole aziende agricole che devono rispettare determinati standard sia qualitativi sia di caratteristiche organizzative di struttura. Questo comporta una verifica regolare ogni sette 15 giorni sulle aziende agricole dove si verifica sia il processo produttivo, sia la qualità della materia prima. Verifichiamo successivamente anche tutti gli aspetti di analisi, chimiche e batteriologiche, delle acque e dei terreni che le nostre aziende agricole utilizzano”.

I controlli per garantire la qualità dal punto di vista della sicurezza alimentare continuano poi nei laboratori. Stefania Grazianetti, responsabile qualità di Bonduelle Italia:

“Come Bonduelle Italia abbiamo due laboratori, uno centrale che è questo di San Paolo d’Argon, che è diviso in tre sezioni: una prima chimica dove si ricercano i residui chimici, sostanzialmente di di fitofarmaci, pesticidi, nitrati. Le altre due sezioni abbiamo la sezione di microbiologia classica, e una parte un po’ più evoluta di biologia molecolare dove cerchiamo i patogeni secondo un metodo che di fatto cerca il Dna dei patogeni. In questo modo abbiamo una sorveglianza completa delle materie prime delle acque di lavorazione e del prodotto finito”.

Garantita la sicurezza, al consumatore, la marca, deve assicurare poi soprattutto la qualità che, nel caso dei prodotti alimentari, al momento dell’acquisto, più che un concetto è una percezione. L’insalata che arriva in casa deve essere fresca.

“Da quando cominciamo a cogliere, in un paio di ore si raccolgono circa mille metri quadrati di superficie, in un’ora l’azienda è in grado di caricarlo e consegnarlo allo stabilimento e già nell’arco della giornata finisce già in busta ed è sullo scaffale in 24/48 ore”

“Per qualità il consumatore intende dire freschezza. E la freschezza si legge in due modi in maniera molto chiara. La qualità della foglia dal punto di vista visuale e la presenza o meno di acqua nella busta”.

La gamma Bonduelle Filiera Garantita si articola su 23 referenze, suddivise tra monovarietà e mix.