Assocom, Ferrara: cari creativi la narrazione è relazione

Incontro a Scuola Holden dell'Associazione imprese comunicazione

LUG 11, 2016 -

Torino (askanews) – La narrazione? Deve suscitare ricordo, esperienza e speranza. E’ una regola! E come tale vale per tutti i contesti: in quello letterario come nella comunicazione pubblicitaria. Parola di scrittore.

Antonio Ferrara, autore di libri per ragazzi e illustratore -due volte premio Andersen- lo ha ricordato ai creativi dell’Assocom – l’associazione delle imprese della comunicazione – in un incontro a Torino alla Scuola Holden, nell’ambito del progetto ACE, Assocom Events.

Secondo Ferrara il mondo della letteratura e quello della pubblicità non sono affatto distanti:

“Le regole tipiche della pubblicità, cioè costruire narrazioni circa un prodotto che si nutrano di ricordo, esperienza, e speranza, sono regole mutuate dalla letteratura, non solo per ragazzi. La letteratura da sempre fa questo e non a caso molti copywriter sono anche scrittori. L’idea è che non solo la letteratura per ragazzi o la letteratura in assoluto si nutra di empatia e di utopia. Ma io sostengo che questo sia valido per tutti i settori. Ormai noi siamo fatti di narrazione, cioè il nostro mondo contemporaneo non si vendono più prodotti, si vendono servizi. E quindi relazioni”.

Da piccolo è caduto in una pagina, ha raccontato Ferrara parlando del suo lavoro. E il creativo pubblicitario a sua volta dovrebbe immergersi nel prodotto o nel marchio che racconta. Ma non solo; molto, nella relazione-narrazione, deve essere fatto da chi ascolta.

“Sì e devi fare in modo che ci cada dentro qualcuno e che ci affondi le mani completamente. Nel senso che l’empatia ha a che vedere con quel rapporto tra scrittore e lettore, o copywriter e fruitore o consumatore che deve sentirsi però coinvolto in questa relazione: non può fare tutto l’autore, o il copy o, il grafico pubblicitario: bisogna fare in modo di rendere protagonista il fruitore, l’altro della relazione. Come il lettore nel caso del libro”.

Ma narrare suscitando ricordo, esperienza, speranza non è sufficiente. Bisogna farlo anche con creatività, e Marco Testa, presidente Assocom, spiega così cosa vuol dire in concreto

“La creatività è vedere le cose in qualche modo diverso, da un angolo differente. Ogni creativo ha una sua strada per poter arrivare ad essere diverso però certo vede il mondo in un modo diverso”.

E per rafforzare il significato dell’invito a guardare la realtà in modo diverso per raccontarla poi con efficacia, Assocom ha invitato i suoi soci, al termine della serata, a fare un volo frenato in mongolfiera: testa fra le nuvole, ma ben ancorati per terra.

Mauro Miglioranzi, responsabile per Assocom dell’iniziativa ACE-Events

“La cosa importante è essere sempre ancorati, essere centrati, con i piedi ben fissi per terra. Ma la testa deve volare, volare tra le nuvole. Deve cioè essere aperta, cercando nuove contaminazioni, nuovi punti di vista. E solo questo ti permette di volare sempre più in alto, sia a livello emozionale si a livello razionale. Ovvero sia in termini di business si in termini di passione e entusiasmo”.