Presidente Agrofarma: “Guerra a glifosato è decisione politica”

Gente non sa bene di cosa si tratti, serve soluzione integrata

GIU 15, 2016 -

Roma, (askanews) – Andrea Barella, presidente di Agrofarma, una delle 17 associazioni di Federchimica (Federazione nazionale dell’industria chimica) difende il glifosato, l’erbicida più diffuso al mondo, la cui possibile cancerogenità sta dividendo il mondo scientifico e anche quello politico.

“A questo punto, mettendo da parte gli aspetti diciamo scientifici è diventata una decisione più politica: oggi purtroppo questi prodotti, agrofarmaci, ma volgarmente chiamati pesticidi, sono un po’ nell’occhio del ciclone, perché l’opinione pubblica non sa bene di cosa si tratta, di cosa stiamo parlando, quindi tutti pensano che siano veleni – ha spiegato, intervistato nello studio di askanews – Quanto più ne vengono eliminati, tanto meglio è. E quindi sulla pressione delle associazioni, gli Stati membri stanno prendendo una decisione politica e non più basata su dati scientifici.

La posizione di Agrofarma, ha aggiunto, è molto equilibrata: “Riteniamo che oggi non si possa demonizzare la chimica come non si possa escludere i prodotti biologici o l’agricoltura biologica. Noi riteniamo che un’agricoltura integrata e quindi anche una difesa integrata delle colture con prodotti di origine chimica e biologica perché no, ogm, rotazione culturale, etc. siano assolutamente indispensabili per contribuire a produrre più cibo in futuro e quindi a sfamare il pianeta se così possiamo dire” .

Il glifosato è stato giudicato nel 2015 “probabilmente cancerogeno” dallo Iarc, gruppo di ricercatori che lavora per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ma l’Autorità di sicurezza alimentare di Parma (Efsa) ha clamorosamente smentito quelle conclusioni, valutando come “improbabile” di rischio di cancerogenità l’erbicida.

Dopo il rinvio del voto, che ha visto l’astensione di 7 paesi, tra cui Francia, Italia e Germania, il 23 giugno la Comissione europea ripresenterà ai rappresentanti dei governi dei 28 in istanza di appello la proposta di prorogare per un anno e mezzo al massimo (la richiesta iniziale era di 15 anni) l’autorizzazione Ue alla commercializzazione del glifosato, in attesa del giudizio degli esperti dell’Echa, l’agenzia europea per le sostanze chimiche, previsto entro luglio 2017. La nuova votazione permetterà poi alla Commissione di prendere la sua decisione finale nella sua ultima riunione utile, il 27 giugno, prima della scadenza della autorizzazione Ue alla commercializzazione del glifosato, il 30 giugno.