Anquap appoggia riforme, “sì nel merito e non per schieramento”

Convegno a Paestum; sì a "buona scuola" e referendum

GIU 3, 2016 -

Roma, (askanews) – Sì alle riforme del governo Renzi, e quindi sì al referendum sulla riforma della Costituzione: è la posizione di Anquap, l’Associazione nazionale quadri delle Amministrazioni Pubbliche, emersa nell’ambito di un seminario nazionale a Paestum sul nuovo ordinamento della Repubblica, sulla buona scuola e sul rinnovamento delle amministrazioni pubbliche. Il semaforo verde non nasconde però che ci siano dimenticanze e criticità che richiederanno ulteriori interventi.

Un quadro di luci ed ombre, criticità sottolineate anche dalle parlamentari presenti al convegno: per Michela Montevecchi senatrice del Movimento 5 Stelle, membro della commissione Istruzione Pubblica, la Buona Scuola si trova in un impasse perché non sta risolvendo i problemi che voleva affrontare, uno sopra tutti: Primo fra tutti la supplentitite, nell’ultimo decreto scuole belle abbiamo assistito all introduzione di un correttivo per regolare le supplenze, di nuove proroghe agli appalti per le pulizie all’interno delle scuole nonostante la segnalazione recente di Cantone.”

Per Elena Centemero di Forza Italia, della prima commissione affari costituzionali, nella Buona Scuola in particolare resta ancora aperta la questione del piano straordinario di mobilità per i docenti. “Di fronte a una nuova organizzazione che potrebbe anche dare frutti positivi per le istituzioni scolastiche, ci troviamo con un provvedimento che è stato fatto di fretta, per dire di averlo fatto, e che sta mostrando tutte quelle criticità che noi avevamo segnalato più volte in commissione Cultura della Camera dei Deputati.”

Nonostante i dubbi analizzati anche dall’Anquap, l’associazione dice sì. Un sì nel merito e non per schieramento afferma il presidente di Anquap Giorgio Germani. Perché, ha detto, “Ci sono momenti nella storia di un Paese dove chi ha rappresentanza sociale non può non prendere posizione”.