COP 21, Greenaccord: clima, serve un cambiamento della società

Giornata di studi per giornalisti sull'accordo di Parigi

MAG 24, 2016 -

Milano (askanews) – I risultati raggiunti alla COP21 di Parigi sul clima sono solo una cornice all’interno della quale inserire gli interventi effettivi che gli Stati dovranno mettere in atto per contrastare i danni dei cambiamenti climatici. Il lavoro più duro, quindi, deve ancora essere affrontato, a tutti i livelli.

È stato questo il filo conduttore delle analisi degli esperti intervenuti nella giornata di studio “Clima, dubbi e speranze dopo Parigi” organizzata a Firenze dall’associazione Greenaccord Onlus in collaborazione con la Regione Toscana e dedicata agli operatori dell’informazione.

Andrea Massullo, direttore scientifico di Greenaccord: “Siamo ad un punto di svolta: non è il cambiamento climatico il problema, è solo il sintomo di una grave malattia che è il sistema economico; ed è questo che va cambiato. Cambiare il sistema economico significa cambiare la tecnologia, cambiare anche le modalità della politica. Quindi è un cambiamento radicale per la società. Questo, ancora, il mondo della comunicazione non lo comunica in maniera corretta e incisiva”.

Tra i principi e gli obiettivi di cambiamento fissati a Parigi il più importante è quello della decarbonizzazione dei processi produttivi. Un percorso dagli alti costi immediati. Ma, come prevede Luca Di Donatantonio, membro della Direzione generale per la Sicurezza energetica dell’Unmig (Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse del Ministero dello Sviluppo economico) i vantaggi per il sistema saranno evidenti nel medio periodo.

“Riteniamo senza dubbio che ci saranno molte più opportunità di profitto, che costi – dice Donatantoni – Lo stanno cominciando a capire talune realtà produttive italiane molto importanti. E cogliere queste opportunità consentirà loro di continuare ad avere margini di profitto come è legittimo che sia proprio in ossequio ai principi di sviluppo economico del Paese”.

Nel corso della giornata di studio è intervenuto anche Alessandro Carettoni, rappresentate della direzione generale del ministero dell’Ambiente, che ha spiegato su quali filoni concreti ci si sta muovendo, a livello politico, per perseguire l’obiettivo della decarbonizzazione. “Le strategie che abbiamo già attive, e che continueremo ad implementare, sono molte e diverse. Interessano l’efficienza energetica – spiega Carettoni – Ci sono politiche strumenti di incentivazione mirate per migliorare le nostre prestazioni energetiche nel campo edilizia, dell’industria e dei trasporti. Così come dobbiamo puntare a rafforzare ulteriormente le rinnovabile sul nostro territorio con politiche normative di semplificazione mirate”.