Unilever Italia, una giornata di coccole per le dipendenti-mamme

La filosofia del gruppo punta a valorizzare talenti femminili

MAG 6, 2016 -

Roma, (askanews) – Una giornata all’insegna delle coccole per le lavoratrici-madri di Unilever Italia. Per la festa della mamma la sede romana del gruppo – circa 500 dipendenti, su un totale di 3.000 in Italia – ha organizzato alcune attività per quante conciliano ogni giorno il lavoro in questa multinazionale con il mestiere di mamma. Da una messa in piega, a una gara di pasticceria, a una lezione di pilates o yoga, un massaggio.

Un omaggio alle donne, come spiega Carla Sangiorgio, Head of Corporate Communications Unilever Italia: “Oggi abbiamo voluto dedicare una giornata alle mamme che lavorano nella nostra azienda. Una giornata di coccole dedicata alle donne che affrontano ora o hanno appena affrontato la maternità. Vogliamo dedicare loro delle piccole coccole grazie ad alcune delle nostre marche: da Fissan, che si prende cura dei nostri bimbi, a Tigi che si prende cura dei nostri capelli, a Carte d’Or che ci ingolosisce”.

Le donne che lavorano nel braccio italiano della multinazionale sono il 40% dei dipendenti, il 52% dei neoassunti, e sono messe in condizione di svolgere le loro mansioni anche nel caso arrivi la cicogna. Possibilità di lavorare fuori ufficio, orario flessibile, spazio riservato all’allattamento. E gli effetti si vedono: più natalità, meno ricorso al congedo di maternità e part-time quasi inesistente (1%). Oggi anche il 40% del management è rosa. Le donne – come spiega Carla Sangiorgio – sono un talento da valorizzare.

“In Unilever avere delle donne all’interno della nostra organizzazione è una grande opportunità, non solo perché il 70% delle nostre consumatrici sono donne e quindi è importante avere una giusta rappresentanza in azienda di chi ne comprende meglio i bisogni e le necessità, ma anche perché le donne sono dei grandi talenti e devono essere assolutamente inserite in un’organizzazione che vuole crescere in maniera sostenibile. Le donne – conclude Sangiorgio – sono quelle che reinvestono la maggior parte del loro reddito per la cura della loro famiglia e sono fondamentali nella costruzione di un futuro sostenibile, quello per cui lavora la nostra azienda”.