Acciaio, Sassoli: l’Italia vuole competere lealmente

L'europarlamentare: "No alla Cina tra le economie di mercato"

APR 11, 2016 -

Terni, (askanews) – Il Parlamento europeo sta per discutere della possibilità di concedere alla Cina lo status di economia di mercato, una decisione che, tra le altre cose, potrebbe danneggiare seriamente un comparto strategico per la manifattura italiana: quello dell’acciaio. Nel corso di un convegno sul polo siderurgico ternano Askanews ha chiesto un parere a David Sassoli, esponente Pd, vicepresidente del Parlamento europeo.

“Noi siamo contrari – ha rimarcato Sassoli -. Adesso il tema è molto caldo, naturalmente ognuno deve fare la sua parte ma noi al Parlamento europeo abbiamo detto che non ci sono le condizioni perchè la Cina entri a pieno titolo nelle economie di emrcato. Ne mancano alcuni presupposti, come la mancanza di di concorrenza interna, di libertà individuali. Presupposti che secondo noi fanno sì che questo non avvenga”.

“Però – ha proseguito Sassoli -, stiamo parlando di un modello, quello di Terni, che ha sviluppato anche nel superamento della crisi recente alcuni presupposti che ne fanno esso stesso un modello. Governo, istituzioni, parti sociali, imprenditori, Europa, sono tutti concentrati non solo sulla difesa della grande qualità di una grande industria ma soprattutto nella capacità di questa industria di essere competitiva e naturalmente noi vogliamo essere competitivi lealmente e non slealmente, ecco perchè, dal nostro punto di vista – ha concluso -, quei presupposti per un ingresso a pieno titolo della Cina fra le economie di mercato non ci sono”.