Renzi: aiutare la Libia con la cooperazione, non bombardando

"Diamo una mano ad al-Sarraji a consolidare presenza e consenso"

APR 1, 2016 -

Roma, (askanews) – “In Libia hanno fatto un errore qualche anno fa, ne abbiamo pagate tutti le conseguenze a lungo. Adesso l’obiettivo dell’Italia è riuscire a ridare un governo ai libici. Il presidente al-Sarraj è finalmente a Tripoli, l’Italia sta aiutando ai massimi livelli perchè questo governo possa aumentare il consenso, consolidare la propria presenza e mettere la parola fine a questa tragica esperienza, che ha visto la Libia diventare un luogo di caos. La Libia deve tornare ad essere un Paese stabile e solido. Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce ma giorno dopo giorno stiamo cercando di dare una mano perchè la Libia esca dalla confusione”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, parlando all’ambasciata italiana a Washington, sula situazione in Libia.

E a proposito del senso della leadership italiana sulla Libia, il premier afferma: “Siamo quelli che più di tutti stiamo dando una mano ad al-Sarraj. Significa che siamo pronti a dare una mano con aiuti sociali, di formazione delle forze di polizia, di cooperazione internazionale. Non significa che ci alziamo una mattina ed andiamo a bombardare come vorrebbe qualcuno, dimenticando che è stato questo atteggiamento che ha creato i problemi che oggi stiamo cercando di risolvere. Poi lotta dura al terrorismo e all’estremismo, ma questo vale in Libia, in Siria e anche nelle periferie di alcune città europee dove purtroppo l’estremismo ha creato molti danni, come al Bataclan e a Bruxelles”.