D’Amico International Shipping: utile a 54,5 mln di dollari

Per il futuro Dis punta su rinnovo flotta e noli vantaggiosi

MAR 4, 2016 -

Milano (askanews) – Il 2015 si chiude col vento a favore per la d’Amico International Shipping, specializzata nel trasporto marittimo internazionale grazie ad una flotta di navi cisterna impiegate principalmente per prodotti petroliferi raffinati. L’utile netto è balzato a 54,5 milioni di dollari, miglior risultato dal 2009, con un flusso di cassa operativo di 68,5 milioni di dollari. I ricavi sono saliti a 310,7 milioni di dollari. Specchio di volumi dei prodotti raffinati molto grossi, ha spiegato Paolo d’Amico, presidente della d’Amico International Shipping, a margine della presentazione dei risultati alla comunità finanziaria, a Palazzo Mezzanotte, Milano.

“Per noi i numeri sono estremamente favorevoli nel 2015, riteniamo che il 2016 sarà abbastanza in linea col 2015, forse leggermente inferiore, ma è questione di poco”.

Risultati che raccontano meglio di tutti il momento particolare che sta attraversando il settore. “Col barile che è crollato i consumi sono aumentati, sono aumentati sostanzialmente i consumi della benzina, meno quelli del diesel ed è successo che per produrre più benzina non si può raffinare solamente un prodotto, facendone uno si raffina anche l’altro e quindi si produce anche del diesel”. “Io credo che la curva della domanda e la curva dell’offerta per la fine di quest’anno, inizio del prossimo, si incontreranno”.

In questo contesto positivo, la d’Amico International Shipping sta completando un importante piano di crescita con 22 nuove navi in arrivo: 11 già in consegna, le altre entro l’inizio del 2018. Ma non solo.

“Stiamo lavorando per completare anche i contratti di noleggio che sono legati a queste navi, contratti tutti a medio periodo e con dei noli molto vantaggiosi e chiaramente nello stesso momento vedremo di vendere qualcosa di vecchio perché fa parte della sostituzione del rinnovo della flotta”.

Un rinnovo sinonimo anche di miglioramento tecnologico, nel nome dell’ecologia e del minor consumo.