Il caso Spotlight in Italia, le vittime: “200 casi insabbiati”

Parla il portavoce della "Rete l'Abuso": "Vescovi denuncino"

MAR 2, 2016 -

Roma, (askanews) – L’Oscar al film “Il caso Spotlight” e le udienze al cardinale Pell hanno riacceso i riflettori sul tema dei numerosi casi di pedofilia da parte di sacerdoti. Il portavoce della “Rete l’Abuso”, Francesco Zanardi, denuncia i numerosi casi insabbiati anche in Italia.

“In Italia ci sono tanti casi insabbiati, abbiamo raccolto una mappa che va indietro di circa 10 anni e i casi sono circa 200, di cui circa 120 condannati in via definitivi”.

E Zanardi denuncia la mancanza di risposte da parte della Chiesa e del Vaticano: “Si parla di presupposti per il futuro ma le lamentele da parte delle vittime (circa 500), di non essere stati contattati dalla Chiesa, sono di tutti. Non abbiamo una sola vittima alla quale la Chiesa abbia prestato aiuto. Quello che manca e non rende credibili le dichiarazioni del Vaticano è che sta facendo dichiarazioni per il futuro, però non si assume le responsabilità di quello che la Chiesa ha seminato fino ad oggi, cioè soccorrere le altre vittime e questo sarebbe un gesto concreto che darebbe più credibilità”.

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“Noi pensiamo ci sia una sola soluzione, ovvero quella di obbligare i vescovi a denunciare presso l’autorità giudiziaria dello stato dove vengono commessi reati”.