Energia: da Rse 400 prodotti della ricerca per 600 applicazioni

Maggioranza dei casi impieghi diretti su sistema produttivo

FEB 29, 2016 -

Milano (askanews) – In tre lustri quattrocento risultati scientifici, prodotti della ricerca, che hanno dato vita ad almeno seicento applicazioni. Sono alcune cifre che aiutano a dare una dimensione dell’importanza della ricerca nel nostro Paese. Le cifre sono relative all’attività di Rse, la società Ricerca sistema energetico del gruppo Gse, attiva nel settore elettro-energetico con particolare riferimento ai progetti strategici nazionali e di interesse pubblico generale.

Stefano Besseghini, presidente e amministratore delegato di Rse, ha illustrato questi risultati nel corso dell’incontro “Ricerca di Sistema, il contributo di Rse alla strategia energetica europea” che si è svolto al Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. “Di circa 400 prodotti censiti, abbiamo registrato che più di 600 utilizzi documentati, che si distribuiscono in maniera regolare tra interlocutori della pubblica amministrazione, il settore produttivo industriale, e i partner di ricerca nostri colleghi.

I numeri riportati da Besseghini aiutano a comprendere la validità di un sistema che chiama anche i consumatori a partecipare ai costi della ricerca i cui effetti tornano poi a beneficio di tutti.

“Credo che sia particolarmente significativo sia che circa il 40 per cento dei risultati trovi una applicazione nel settore industriale di riferimento. Questo vuol dire che il circuito virtuoso che si cerca di attivare con un fondo che viene prelevato dalla bolletta degli italiani, facendo attività di ricerca, che poi ricade su un comparto industriale che è quello dell’energia, sia la testimonianza indiretta che il meccanismo ha una sua ragione di essere”.

Ma i risultati raggiunti devono essere interpretati prima di tutto come punto di partenza per ulteriori e più ampi obiettivi.

Nel corso del convegno è intervenuta infatti anche Rosaria Romano, direttore generale del Ministero dello sviluppo Economico, che ha ricordato come, nella prospettiva dell’Energy Union tratteggiata dalla Commissione europea, la ricerca italiana sul sistema elettrico abbia ora la possibilità di diventare ancora più strategica e protagonista. Aiutata, nel momento in cui si muove lungo le linee indicate dall’Europa, anche dal Fondo Ricerca di Sistema.

Una sollecitazione difronte alla quale Besseghini si sente fiducioso. “Riuscire a mettersi in un una prospettiva di collaborazione con la programmazione europea credo sia la condizione ineludibile per riuscire a riportare in Italia le importanti risorse finanziarie e di attività che già nel precedente programma quadro siamo riusciti a portare. Questo richiede una alleanza molto forte sia del settore industriale, sia regolatorio, sia di chi fa la ricerca perché le sollecitazioni che vengono anche a livello europeo sono assolutamente chiare”.