Avv. Livi: Stepchild adoption per fugare i dubbi interpretativi

Oggi avviene sulla base di un altro articolo di legge

FEB 15, 2016 -

Roma, 15 feb. (askanews) – Come funziona la cosiddetta stepchild adoption? Lo spiega Maria Alessandra Livi, docente di diritto privato e diritto della famiglia presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza.

“Nel nostro ordinamento, la normativa sulle adozioni prevede una adozione legittimante dei minori o una adozione non legittimante anche detta adozione ‘speciale’. Il disegno di legge Cirinnà prevede per le unioni civili la possibilità esplicita da parte dell’unito di adottare il figlio del compagno nella coppia omosessuale” spiega Livi. “Già la giurisprudenza si è orientata nel senso di ammettere l’adozione in questi casi, facendo riferimento però a una norma diversa da quella che verrebbe modificata con le legge Cirinnà”.

“Secondo me è bene che venga chiarita la possibilità di procedere all’adozione nel caso che dicevamo, espressamente in modo da fugare possibili dubbi interpretativi; anche perché mi sembra giusto che una previsione scaturisca da una norma di legge piuttosto che da una sentenza del giudice che è suscettibile di una modifica e riguarda sempre un caso concreto” prosegue Livi.

Tuttavia, ricorda l’avvocato, “L’adozione speciale scaturisce comunque sempre da una sentenza del giudice, che valuta e prende in considerazione l’interesse del minore, prevde un’audizione delle parti interessate ed è sempre una sentenza revocabile; il pubblico ministero può sempre chiedere la revoca del provvedimento per gravi motivi. Possono chiedere la revoca in casi particolari anche l’adottante e l’adottando”.