Libri, Motta: a furia di parlare di cultura i risultati arrivano

Il presidente Aie commenta il segno positivo del mercato nel 2015

FEB 2, 2016 -

Milano (askanews) – Dopo cinque anni di segni negativi, il mercato del libro in Italia è tornato a crescere, in una relazione piuttosto stretta con l’andamento del Pil. Un dato che nel 2015, per i canali trade, si assesta a +0,7%, ma che l’Associazione italiana editori, considerando l’intero mercato, arriva a innalzare fino al +1,6% sul 2014. Il presidente dell’Aie, Federico Motta, commentando i dati, parla di una nuova consapevolezza.

“Consapevolezza – ci ha spiegato – che questa volta deriva dal fatto che una discesa costante degli ultimi cinque anni si è fermata, ha dato un segno positivo che ovviamente non recupera le perdite degli ani scorsi, ma segnala che, a forza di parlare di cultura, come stanno facendo sia il ministro Franceschini, sia il presidente del Consiglio, a furia di parlare di lettura, di capire che la lettura è la base di uno sviluppo sociale e culturale del Paese, si crea inevitabilmente la possibilità di guardare verso il futuro con un atteggiamento diverso”.

La partita, dunque, è culturale in primis, ma ovviamente anche imprenditoriale e nel discorso non si può tralasciare il tema del sostegno pubblico alle imprese che producono cultura, che nel caso del settore editoriale lo stesso Motta definisce pari a zero.

“Noi – ha aggiunto il presidente dell’Aie – vorremmo avere due cose fondamentalmente: da una parte dei giusti contributi alla promozione alla lettura, che non credo la debbano fare i privati, ma è un tema dello Stato, è un tema pubblico, sociale; dall’altra un quadro di riferimento certo”.

Tornando a ragionare di numeri e trend, da registrare la risalita della lettura dei libri cartacei e il leggero rallentamento della lettura di ebook, ma non delle vendite del digitale, che crescono di oltre il 25%, ma restano su un valore di soli 51 milioni di euro a fronte degli 1,2 miliardi del mercato trade cartaceo.

Insomma, il segno positivo che tutti aspettavano è arrivato, ma si tratta ancora di un primo passo, non certo di un punto di arrivo.