Pitti Uomo, Moorer interpreta la Milano degli anni Trenta

Cappotti, giubbe e fodere speciali

GEN 13, 2016 -

Firenze, (askanews) – Moreno Faccincani, a Pitti Uomo 89, racconta com’è nata la sua creatura, nel 1999: “abbiamo fatto, fin dall’inizio, un prodotto molto alto, soprattutto di giubbotteria, capospalla. Lavoravo assieme ai miei genitori che avevano un laboratorio di confezioni, di 15 persone, che lavorava anche per marchi importanti. Da lì è nata la passione per cercare di fare quello per cui i miei genitori lavoravano. Io ho voluto provare a fare un marchio e a ricercare l’eccellenza. Questa è la mia vera passione.”

Manuel Del Colle, head designer di Moorer: “il prodotto che abbiamo quest’anno in collezione è ben curato, e ha una ricerca di materiali che va dalle lane ai tecnici agli accoppiati. Tra le novità di quest’anno, capi realizzati con una fodera speciale che amplifica la temperatura corporea di 5 gradi.” E “per interpretare la vita di Milano degli anni Trenta ho utilizzato dei tessuti che potessero dare quella sensazione di ricchezza di colori. E ho immaginato tutto come ai tempi del tram vecchio che vede scorrere le immagini della città. Ogni modello ha un nome legato a una via o a un luogo della città. Questo è un cappotto misto cachemire con una fodera staccabile, un interno in piuma d’oca con tre tasche e una parte in calda flanella.”