Casse piene e energia pulita: l’esempio del comune di Ossana

Le scelte energetiche virtuose del piccolo centro vicino Trento

DIC 9, 2015 -

Trento (askanews) – Impegnarsi nella lotta contro i gas serra è un dovere per tutti, ma per i piccoli comuni diventa anche una opportunità per trasferire risorse vitali al territorio. E’ l’esempio che viene da Ossana, piccolo centro turistico della Val di Sole, vicino Trento. Tre piccole centrali idroelettriche, a bassissimo impatto ambientale, garantiscono l’autosufficenza energetica del territorio e un introito importante per le casse comunali.

Luciano Dell’Eva, sindaco di Ossana: “Tre centrali, bisogna specificare: una totalmente del comune di Ossana e due in compartecipazione con altri enti pubblici e un privato. Quindi un gioiello, una buona fonte di reddito e una buona fonte di energia pulita. E questo ci permette anche di introitare nelle casse del comune di Ossana, che altrimenti sarebbe sicuramente uno dei comuni a rischio di chiusura, dei bei benefici economici”.

Gli impianti prelevano parte dell’acqua dei torrenti che attraversano il territorio, la intubano facendo fare un salto di diverse decine di metri per portarla alle turbine, e le rilasciano nuovamente nei torrenti. L’energia prodotta, potenzialmente, basta a soddisfare i bisogni di più di 5.000 persone, ma in tutto il Comune non si superano i 900 residenti. Il ricavo garantito ad Ossana dal mercato dell’energia è di circa un milione di euro all’anno, importo tutto a beneficio della piccola comunità.

“Innazitutto un reinvestimento ancora sull’energia – conferma Dell’Eva – rinnovabili e fotovoltaici e risparmi energetici sulle strutture del Comune. E anche qualche vantaggio diretto per i cittadini, riducendo l’Imis e togliendo del tutto la Tasi, e dopo magari per riuscire ad abbellire il paese rendendolo più appetibile dal punto di vista turistico”.

Dal punto di vista ambientale i vantaggi della scelta di Ossana sono ancora più evidenti: da una riduzione del 43% di gas serra raggiunta nell’ultimo anno si punta all’obiettivo di una riduzione del 90% entro il 2020. Come dire: casse piene e energia pulita.