Pensioni, Pagliuca (Cassa ragionieri): sì a riequilibrio sistema

Bene Cassazione su taglio quote per equità fra generazioni

NOV 19, 2015 -

Roma, (askanews) – Giudizio positivo dalla cassa previdenziale dei ragionieri alla decisione della Corte di Cassazione secondo cui le quote di pensione maturate possono essere decurtate, se lo richiedono esigenze di equilibrio del sistema previdenziale, in nome dell’equità fra generazioni. Soddisfatto il presidente della cassa, Luigi Pagliuca.

“E’ un grande passo, è una conquista che pensiamo in qualche maniera sia un po’ anche nostra. La cassa dei ragionieri ha lavorato da più di un anno a questa parte proprio per far capire l’importanza di mantenere un patto generazionale, una solidarietà generazionale. I sistemi previdenziali così come sono stati costituiti con sistema retributivo hanno creato delle storture, hanno consentito ad alcune persone di versare veramente poco per poter usufruire di pensioni veramente importanti”.

Il presidente della cassa ragionieri guarda in casa propria. “Abbiamo alcuni colleghi che hanno versato 100 mila euro in tutta la vita lavorativa per poi andare in pensione e recuperare per tutta la vita da pensionato più di due milioni di euro. E evidente che è un sistema previdenziale che consente deformazioni di questo genere non è un sistema sano. Deve essere consentito alle casse previdenziali di poter colmare questi errori fatti in passato”.

Per Pagliuca si tratta di intervenire per rendere il sistema più equo: “Non si tratta di ledere dei diritti acquisiti ma di intervenire su degli abusi consentiti in passato. Quando un sistema previdenziale è sproporzionato, quando consente a una parte di portare via molto di più di quello versato è chiaro che non può funzionare, viene a mancare un rapporto di equilibrio tra le parti. E evidente che se viene consentito a qualcuno di andare in pensione versando poco e prelevando tanto ci sarà qualcuno che dopo di lui verserà tanto e non preleverà più niente e questo non può essere portato avanti. Questa sentenza è un primo passo verso un riequilibrio del sistema previdenziale nostro, ma soprattutto nazionale”.