Smart Cities, il piano del Governo inizia a farsi concreto

Dal primo tavolo di lavoro i giudizi positivi delle imprese Ict

NOV 16, 2015 -

Roma, 16 nov. (askanews) – Rivoluzionare la tecnologia e i servizi dei centri urbani mettendo in rete, in tempo reale, le informazioni e le azioni dei cittadini connessi. In una frase, ripensare le città in chiave intelligente. Le strategie legate al concetto di Smart city al centro del tavolo di lavoro “Smart Cities per la digitalizzazione del Paese”, prima occasione di confronto tra i vari protagonisti del settore, sul quale l’Italia accusa un forte ritardo.

Simona Vicari, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, guiderà la task force incaricata di coordinare le politiche per la promozione delle città intelligenti.

“Il ritardo – ha spiegato – è costituito soprattutto da una mancanza di coordinamento delle iniziative, che sono sparse: ci sono realtà eccellenti nel nostro Paese ma sono ancora troppo isolate e soprattutto non a sistema, per cui ci sono delle realtà molto più avanti rispetto alle altre. Noi finalmente abbiamo messo in piedi il piano che il Governo aveva annunciato, individuando proprio una specifica delega sulle ‘smart cities’, una task force che si è occupata di coordinare e di individuare alcune misure immediate di intervento e oggi finalmente il primo incontro, soprattutto con le imprese, che per noi costituiscono un bacino fortissimo di interlocuzione, di partenariato e poi di innovazione tecnologica, di prodotti che dovranno essere messi a disposizione”.

Ma quali sono i tempi di attuazione del Piano? “Guardi – ha risposto il sottosegretario -, se noi siamo veloci come vorremmo essere e tutto va nella direzione che stiamo dimostrando anche con un certo piglio di voler percorrere, credo che in 24 mesi tutto questo potrà essere realizzato, diventerà realtà, e non recupereremo il tempo perduto allineandoci alle altre realtà europee ma saremo molto più avanti di loro”.

Il piano del Governo viene giudicato positivamente da Luisa Arienti, amministratore delegato di Sap Italia: “Sono rimasta molto positivamente impressionata da quello che è stato raccontato, un po’ perché è stato dato un tono molto pragmatico, con un piano molto preciso a fronte del quale sembrano esserci degli investimenti, forse inizialmente contenuti ma che si possono avvalere anche, come abbiamo capito dalla tavola rotonda, di altri contributi, quindi credo che sia fondamentale per il nostro Paese intraprendere con decisione un viaggio digitale, fondamentale per i cittadini, fondamentale per le imprese e fondamentale per il benessere delle persone in generale”.

Giudizio condiviso da Alessandro Cozzi, Country Director Enterprise di Huawei Italia: “Ci sono diversi punti salienti, sicuramente la cabina di regia, il coordinamento e da questo punto di vista i passi intrapresi vanno esattamente nella direzione anche da noi auspicata. Occorre fare il miglior uso possibile delle best practices presenti sul mercato ed evitare la frammentazione. Un altro elemento fondamentale è un più accesso ai fondi. E poi ‘ecosistema’: per noi – ha sottolineato Cozzi – è una parola chiave, nessuno è in grado di fare tutto da solo ma è necessario un modello e anche da questo punto di vista il Mise si sta muovendo nella direzione giusta, un modello che sia inclusivo, collaborativo e di responsabilità da parte di tutti”.