Nasce Gala Lab, acceleratore per start up settore smart cities

Promosso da Gala SpA con Lazio Innova socio fondatore

NOV 5, 2015 -

Roma, (askanews) – Nasce Gala Lab, il primo acceleratore d’imprese innovative a sostegno della nascita e dello sviluppo di start-up tecnologiche che guardano all’enorme potenzialità delle smart cities.

Promosso da Gala SpA, quarto operatore nazionale nel settore

dell’energia, al progetto Gala Lab partecipano la Regione Lazio, il Tecnopolo di Roma e il gruppo di Nicolò Marzotto (che è anche presidente dell’acceleratore).

Focus dunque su un settore in cui il trend verso l’urbanizzazione continua a crescere ovunque, con 3,7 mld di persone che già vivono nelle aree urbane e che nel 2050 saranno il doppio. Facendo aumentare in maniera esponenziale le sfide che le amministrazioni locali dovranno affrontare

Le start up che si occupano di città “intelligenti” sono però in

Italia ancora una minima parte.

C’è quindi un enorme spazio di mercato, da qui il vantaggio di investire su nuove forme di imprenditorialità giovane. Lo conferma l’ing. Filippo Tortoriello, presidente e amministratore delegato di Gala SpA:

“E’ un fatto di estremo interesse. C’è un vantaggio per il mondo dei giovani e per il mondo delle imprese, che hanno la capacità in questo modo di fare innovazione tecnologica e ricerca utilizzando la parte più effervescente che sono le Start Up che che si muovono nell’ambito dell’operatività di Gala, che è l’energia”.

Inserite nella cornice più ampia del Programma SMILE Gala Lab e la rete d’imprese complementare Gala Smartnet concorrono poi insieme alla realizzazione di un originale “ecosistema dell’innovazione”, dei centri urbani piccoli e grandi e degli stessi schemi industriali dei territori.

Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Lazio:

“Le Start Up, con la loro creatività ed innovazione, possono aiutarci a rimodellare il sistema produttivo laziale. Noi dobbiamo lavorare ad un processo di reindustrializzazione e le start up sono fondamentali in questo”.