Green economy, a Rimini l’anima verde delle imprese italiane

Le richieste degli Stati generali della Green Economy al governo

NOV 4, 2015 -

Rimini (askanews) – Quattro imprese su dieci in Italia hanno ottenuto il “marchio verde”. Sono diffuse soprattutto nell’industria e nell’edilizia dove hanno fatto emergere la propria anima “green” per affrontare i colpi della crisi economica. Anche l’agricoltura, il commercio e l’alberghiero, però, vedono crescere sempre più aziende rispettose dell’ambiente. Se il crollo degli investimenti in rinnovabili nel 2014 ha provocato la perdita di oltre il 20% dei posti di lavoro, in settori come l’efficienza energetica grazie ai bonus governativi si è registrata una crescita dell’occupazione.

Questa fotografia è stata scattata alla fiera Ecomondo di Rimini dove si sono svolti gli Stati generali della Green Economy che hanno individuato un percorso in 23 “tappe” per colorare di verde la ripresa economica in Italia come spiega Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile.

“Le proposte non devono essere solamente richieste di finanziamento, le imprese non hanno solo bisogno di finanziamenti e incentivi, ma hanno bisogno che il governo le aiuti a decollare dove l’Italia ha una leadership. C’è bisogno di snellire le procedure e di aiutare il coinvolgimento delle imprese. In alcuni casi sono proposte normative: abbiamo bisogno di nuove leggi e nuovi provvedimenti. La cosa importante è che si facciano insieme: si chiamano Stati generali perché sono tutti coinvolti”.

La green economy è un gioco di squadra, dicono da Rimini i partecipanti, che si rivolgono in particolare al governo. “Vogliamo mettere il governo all angolo, in senso positivo: delle proposte che abbiamo fatto, il governo ha già condiviso una parte, vorremmo lavorare assieme a lui per far sì che tra un anno, quando ci rivedremo a Rimini, potremo dire abbiamo chiesto questo, è stato fatto questo . Vogliamo sfidare il governo su questa competizione per il bene del nostro paese”.