Paesi Bassi, tecnologia d’avanguardia contro inondazioni e maree

2.500 aziende attive nel mondo, un business da 17 miliardi annui

OTT 27, 2015 -

L’Aia (askanews) – Il mare e l’Olanda. O meglio, l’acqua e i Paesi Bassi. Quasi la metà degli olandesi vive infatti su territori sotto il livello del mare o a rischio inondazioni. E senza i quasi 18mila chilometri di dighe, dune e sbarramenti l’Olanda sarebbe solo una grande palude e non la quinta economia dell’Eurozona.

Nel 1953 una serie di inondazioni devastanti provocò oltre 1.800 vittime. L’Olanda ne trasse le lezioni del caso e oggi può vantarsi di essere il delta più sicuro del mondo. Diventando, nelle more del processo, l’assoluta referenza mondiale in materia, esportando un know how d’eccellenza da New Orleans a Giacarta, passando per il delta del Mekong e la Colombia.

L’Oosterscheldekering, per esempio è un dispositivo contro le tempeste lungo quasi nove chilometri e in grado di sigillare ermeticamente in caso di emergenza l’entrata di un estuario. All’epoca del global warming, la protezione contro l’innalzamento del livello dei mari e il numero crescente di tempeste sempre più potenti e distruttrici sta diventando una priorità in tutto il mondo.

E in questo settore l’Olanda è il campione del mondo imbattuto dei pesi massimi. Sono 2.500 le aziende attive in questo campo, con un volume d’affari annuo di 17 miliardi di euro. Non a caso nel 2005, dopo la furia dell’uragano Katrina, i Paesi Bassi hanno fatto la parte del leone nella ricostruzione delle difese di New Orleans. Ma le società olandesi sono molto attive anche nel Sud-est asiatico, teatro di ricorrenti e catastrofiche inondazioni, senza dimenticare la Colombia, l’Australia e l’Egitto.

“Veniamo spesso sollecitati dopo un incidente o una catastrofe naturale, sottolinea Melanie Schultz van Haegen, ministro delle Infrastrutture olandesi. Ma cerchiamo sempre di fare comprendere la necessità di studi preventivi. Oggi siamo tutti coinvolti dall’innalzamento del livello dei mari e dalle inondazioni, che si tratti di fiumi esondati o di violente precipitazioni. È ormai improrogabile riflettere su programmi di protezione a lungo termine”.

Secondo gli esperti, il livello degli oceani dovrebbero crescere tra i 26 e gli 82 centimetri da oggi al 2100. La crisi difficilmente sfiorerà le aziende olandesi del settore.

(Immagini Afp)