Cina, per la prima volta dal 2009 la crescita frena al 6,9%

Anche l produzione industriale in netto rallentamento: 5,7%

OTT 19, 2015 -

Pechino (askanews) – Il Drago ha il fiato corto. La crescita cinese si è fermata al 6,9% nel terzo trimestre dell’anno, il peggior risultato dall’inizio della crisi finanziaria nel 2009. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio centrale di statistica di Pechino, rallenta anche la crescita della produzione industriale che a settembre si è fissata al 5,7% annuo. Il colosso asiatico, la secondo economia mondiale, potrebbe così non raggiungere l’obiettivo prefissato di una crescita del 7% per il 2015.

La media dei primi tre trimestri di quest’anno è infatti del 6,96% e gli analisti ritengono improbabile che la situazione migliori nel quarto trimestre. Il governo, che ha già abbassato per cinque volte i tassi d’interesse da novembre scorso, con ogni probabilità sarà costretto ad assumere nuove misure espansive nei prossimi mesi.

Comunque, secondo alcuni ricercatori, il rallentamento è meno accentuato di quanto previsto. I continui ribassi del mercato immobiliare e delle esportazioni hanno provocato il crollo del Prodotto interno lordo, anche se consumi e infrastrutture rimangono solidi limitando di fatto una diminuzione più concreta.

Ma per trovare una crescita dell’economia cinese così bassa bisogna tornare al primo trimestre del 2009, quando l’impatto della crisi finanziaria globale fece sentire i suoi contraccolpi anche nell’Estremo oriente. Il rischio ora è che la crescita debole generi disoccupazione e proteste.

(Immagini Afp)