Contraffazione Spa vale 6 mld, 100.000 i posti di lavoro rubati

A Expo il bilancio della Commissione d'inchiesta della Camera

OTT 6, 2015 -

Rho (askanews) – All’inizio si trattava solo di borse o orologi, ma ormai la contraffazione è diventata un fenomeno globale che tocca tutti i settori produttivi: dai farmaci ai pezzi di ricambio per gli aerei. Un giro d’affari, solo in Italia, di sei miliardi di euro, che corrispondono a cinque miliardi di imposte non versate e 100.000 posti di lavoro sottratti al mercato legale. Sono i numeri della Commissione d’inchiesta della Camera presentati a Expo 2015 dal suo presidente Mario Catania.

“Le norme penali in materia sono obsolete. Abbiamo bisogno di una normativa che aggredisca con più efficacia il grande trafficante distinguendo la sua posizione da quelle della manovalanza che vende magari sulle spiagge prodotti contraffatti”.

Oggi infatti, a fronte dei profitti altissimi che possono derivare dalla vendita di merce contraffatta, i rischi per il commerciante sono ancora molto bassi. Per questo un fenomeno iniziato su scala locale è passato nelle mani dalla grande criminalità internazionale. Un’analisi condivisa anche da Giancarlo Caselli, presidente della Commissione di riforma dei reati agroalimentari.

“Il 10 ottobre qui a Expo ci sarà la presentazione dei risultati conclusivi di una bozza ultima al ministro. Le linee lungo le quali si muove sono l’introduzione di nuovi reati, il tutto in un’ottica complessiva di maggior tutela del consumatore e anche della regolarità di funzionamento del mercato”.

Toccherà poi alla politica tradurre queste proposte in legge, senza dimenticare il problema dell’italian sounding, non cioè contraffazione vera e propria, ma uso di immagini, colori e parole che evocano l’Italia per commercializzare prodotti che non hanno origine italiana.