Applausi a “L’attesa” primo film italiano in concorso a Venezia

Un film sull'amore e l'elaborazione del lutto

SET 5, 2015 -

“L’attesa” non delude. Il primo film italiano in concorso alla 72esima Mostra del cinema di Venezia opera prima di Piero Messina ha raccolto consensi e apprezzamenti grazie a una intensa e drammatica Juliette Binoche che interpreta una autentica “mater dolorosa”. Il film racconta la storia di Anna e Jeanne, isolate in una villa dell’entroterra siciliano, a Caltagirone, aspettano l’arrivo di Giuseppe, figlio della prima, fidanzato della seconda. La loro attesa si trasforma in un misterioso atto d’amore e di volontà, mentre nelle strade della città si festeggia la Pasqua come spiega il regista Piero Messina.

“Il film pur raccontanto l’elaborazione del lutto, ha come tema centrale la condivisione, per me è una storia d’amore. Sono due personaggi che decidono di condividere una cosa che all’inizio sembrava impossibile”.

Per Messina, che è stato l’assistente di Paolo Sorrentino per Il divo e La grande bellezza, un debutto in grande stile, con una attrice premio Oscar. Sul set si è creata una grande complicità creativa.

“E’ stato un lento conoscerci, alla fine abbiamo sviluppato un metodo di lavoro che ha esaltato entrambi. Abbiamo ripetuto moltissimo le scene e questo ha permesso di usare il suo talento come uno scandaglio. Lei viveva quel dolore si immergeva in quel dolore vivendolo e mi permetteva di vedere quello che poteva succedere e tirava fuori ogni volta qualcosa e io da regista dovevo solo selezionare”.

che nella campagna siciliana attende l’arrivo del figlio insieme alla fidanzata di lui.

Struggente la fotografia di una Sicilia che non è solo sfondo ma diventa paesaggio dell’anima dei protagonisti.

La Mostra del Cinema di Venezia entra nel vivo. Domani è la volta del primo film italiano in concorso. Si tratta della pellicola firmata da Piero Messina dal titolo “L’attesa”, protagonista Juliette Binoche insieme a Lou de La ge, Giorgio Colangeli, Domenico Diele, Antonio Folletto, Giovanni Anzaldo. Film intimo e delicato, racconta l’attesa di una persona come atto di fede. Anna e Jeanne, isolate in una villa dell’entroterra siciliano, a Caltagirone, aspettano l’arrivo di Giuseppe, figlio della prima, fidanzato della seconda. La loro attesa si trasforma in un misterioso atto d’amore e di volontà, mentre nelle strade della città si festeggia la Pasqua.