Rho (askanews) – In 15 anni le Cantine Volpi di Tortona, che nel 1999 vendevano il 90 per cento della produzione in Italia, hanno conquistato quaranta Paesi in tutto il mondo, con Stati Uniti, Giappone e Germania in testa. Un esempio delle tante piccole tigri dell’export che hanno tenuto a galla il Paese durante la crisi. Per questo Intesa Sanpaolo ha portato l’azienda piemontese a Expo 2015, nel suo padiglione The Waterstone. Carlo Volpi, titolare dell’impresa familiare arrivata alla quarta generazione.
“Abbiamo fatto una gamma di prodotti nuovi, abbiamo creduto nel biologico e ci siamo affacciati a questi nuovi mercati tramite fiere, agenti, viaggi e abbiamo proposto questi prodotti in tutto il mondo”.
Un risultato ottenuto attraverso un difficile connubio tra tradizione e innovazione. “La vera sfida legata al territorio è portare nel mondo i vini del territorio. Sono vini unici, rappresentano vitigni autoctoni che nessun altro al mondo ha. E’ un patrimonio che solo l’Italia ha e che nessun altro può avere. Il Timorasso è uno di questi, un vino autoctono dei colli tortonesi”.
Un esempio della biodiversità italiana in fatto di vitigni che lascia alle bottiglie Made in Italy un grande potenziale di crescita. A patto che, ha concluso Volpi, le cantine italiane imparino dai francesi a presentarsi all’estero facendo fronte comune.