Tabacco, intesa Philip Morris-governo: investiti 80 mln all’anno

Collaborazione fino al 2020 per valorizzare la tabacchicoltura

LUG 24, 2015 -

Roma, (askanews) – Firmato l’accordo tra il governo e Philip Morris Italia per la valorizzazione della tabacchicoltura, con un investimento complessivo fino a 500 milioni di euro per l’acquisto di tabacco coltivato nel nostro Paese.

A Palazzo Chigi, il gigante delle sigarette, con i vertici di Philip Morris Italia e International, ha firmato il verbale d’intesa programmatica con il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi, del ministro delle Politiche agricole e forestali Maurizio Martina, del ministro dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, per una partnership strategica, che prevede un investimento da parte della società americana di circa 80 milioni all’anno. La collaborazione durerà fino al 2020.

Philip Morris lavorerà a stretto contatto con il governo per supportare la filiera del tabacco. L’obiettivo, spiega l’azienda, è rendere il settore più competitivo, migliorare le condizioni di lavoro nelle aziende tabacchicole, garantire la tutela ambientale e la sostenibilità dei processi produttivi nella coltivazione del tabacco.

Dal 2000, ricorda Philip Morris “l’impegno nei confronti della tabacchicoltura italiana, sancito dal primo verbale d’intesa del 2005, ha generato quasi un miliardo di euro.

Con acquisti pari a circa il 50% dell’intera produzione nazionale di tabacco, Philip Morris Italia ha sostenuto il settore nello sviluppo di un modello innovativo di gestione agricola, il cui centro è rappresentato dai coltivatori. E il tabacco italiano, di altissima qualità, viene coltivato in Campania, Umbria, Veneto e Toscana.

Il ministro Martina sull’accordo firmato:

“Un’operazione molto consistente per noi perché consente al settore tabacchicolo italiano di programmare da qui al 2020 la produzione, di investire nel medio periodo e di rafforzare il rapporto straordinario che la produzione tabacchicola italiana ha con una grande, grandissima, azienda internazionale di primo livello”.