Pubblica amministrazione, Barbagallo: no riforme calate dall’alto

"Il governo non considera i lavoratori una risorsa ma un peso"

LUG 23, 2015 -

Genova (askanews) – “Nella Pubblica amministrazione hanno sottratto 35 miliardi agli stipendi dei lavoratori, sono stati persi oltre 300mila posti di lavoro e oggi siamo sotto la media europea. Dobbiamo recuperare l’efficienza con una riforma vera. Attraverso la contrattazione siamo disposti a farlo. Quelle riforme che cercano di fare, calate dall’alto sopra la testa delle persone come quella della scuola, non andranno mai in porto”. Lo ha affermato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, parlando della riforma della Pubblica amministrazione a margine di un convegno a Genova.

“La riforma del governo – ha aggiunto il leader della Uil – non tiene conto dell’apporto umano, dei lavoratori come risorsa. In tutti gli altri Paesi i lavoratori vengono considerati risorse umane, da noi, invece, vengono visti come un peso, un problema e un costo. Quando cambieremo questa impostazione culturale – ha concluso – riusciremo a rilanciare l’economia del Paese”.