Roma, 22 lug. (askanews) – Più di 300 miliardi di euro per rilanciare economia e lavoro in Europa. Sempreché “l’effetto moltiplicatore” sforni i risultati promessi. La cerimonia ufficiale delle firme a Bruxelles ha sancito la nascita del piano sugli investimenti fortemente voluto dal presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. Chiusa la fase preparatoria, i primi progetti concreti potranno partire già dall’autunno.
La priorità assoluta è aumentare i posti di lavoro, ha spiegato il vicepresidente della Commissione Katainen. Perché nonostante i miglioramenti dell’ultimo anno, nell’Unione europea si continuano a contare oltre 23 milioni di disoccupati, di cui 17,7 milioni nell’area euro dove superano l’11 per cento.
L’ingrediente mancante in questa moderata ripresa è proprio negli investimenti delle imprese. Juncker ha rilevato che restano del 15 per cento più bassi rispetto a prima della crisi.
Il fondo Efsi partirà con una “dote” di 21 miliardi di euro in garanzie. Secondo Bruxelles, stime “prudenti” indicano che se ne può ricavare un effetto moltiplicatore di 1 a 15. In altri termini, 1 euro mobilitato dal fondo dovrebbe alla fine tradursi in 15 euro di investimenti del settore privato, per un totale di 315 miliardi. “Siamo fiduciosi di poter raggiungere gli obiettivi”, ha promesso il presidente della Banca europea degli investimenti, Werner Hoyer.