Suicidi in carcere, Orlando: lavoriamo a profonda riforma

Ma "il problema degli organici si può attenuare non risolvere"

LUG 21, 2015 -

Roma, (askanews) – “Stiamo acquisendo tutti gli elementi”; così il ministro della Giustizia Andrea Orlando, rispondendo alle domande dei cronisti in merito ai due suicidi avvenuti nel giro di 24 ore nel carcere di Regina Coeli (l’italiano appena arrestato con l’accusa di aver ucciso un gioielliere romano, e un diciottenne romeno in carcere da un anno, accusato di omicidio). “Purtroppo – prosegue Orlando – questi episodi confermando l’esigenza di una riforma profonda del sistema carcerario che abbiamo iniziato superando il sovraffollamento negli ultimi mesi ma che si potrà concludere solo con una riforma complessiva, che stiamo preparando con coinvolgimento di tutto il mondo del carcere e che abbiamo definito Stati generali dell’esecuzione penale; si concluderà entro la fine di quest’anno”. Tuttavia “Il problema degli organici c’è. A Regina Coeli come in gran parte del paese. Abbiamo chiesto un adeguamento degli organici nella prossima legge di stabilità, abbiamo velocizzato le procedure per immettere organici e recuperare personale distaccato ad altre funzioni. Pur sapendo che in una fase di ristrettezze economiche e blocco del turnover il problema potrà essere attenuato ma non risolto”.