Tabacco e contrabbando: in Italia tornano a crescere,+20% in 2014

Campana (Gdf): più tracciabilità e partnership pubblico-privato

GIU 24, 2015 -

Roma, (askanews) – Nel 2014 in Europa sono stati consumati circa 57 miliardi di sigarette illegali pari al 10,4% del totale. In Italia le sigarette illegali sono state il 5,6% del consumo, in crescita del 20% rispetto al 2013, raggiungendo i 4 miliardi e mezzo di sigarette contrabbandate. Se ne è discusso nel corso del workshop Ambrosetti, “Contraffazione e tracciabilità”, da cui è emerso che il mercato illecito è un mercato di offerta. Come tale va affrontato su questo versante, rafforzando i sistemi di tracciabilità ed adeguandoli alle moderne tecnologie come evidenziato dal tenente colonnello della Guardia di Finanza, Gianluca Campana.

“Nei primi 5 mesi di quest’anno – sottolinea Campana – abbiamo sequestrato oltre 106 tonnellate di sigarette che sono pari alla totalità di quanto sequestrato dal corpo nel 2013 e oltre la metà di quanto sequestrato nel 2014. Bisogna stare attenti a non sottovalutare per il semplice fatto che quando un consumatore decide di acquistare sul banchetto un prodotto contraffatto deve avere la consapevolezza che con quel gesto sta alimentando il circuito, il volume d’affari delle organizzazioni criminali malavitose”.

Di qui l’importanza delle nuove tecnologie al servizio della tracciabilità, con nuovi sistemi di chip e collegamenti a database. “E’ sicuramente importante – aggiunge Campana – incentivare la collaborazione pubblico-privato rafforzando le partnership proprio con riguardo al tema della tracciabilità delle informazioni che le multinazionali già effettuano per esigenze di carattere interno”. “L’opportunità di avere in tempo reale un riscontro se il prodotto sequestrato sia stato effettivamente prodotto o meno dalla casa produttrice che appare è certamente un elemento di importanza al rafforzamento dell’ipotesi di reato e quindi del sequestro stesso”.

Dello stesso avviso anche il procuratore generale aggiunto della Direzione nazionale antimafia, Francesco Mandoi. “Uno dei criteri assoluti – spiega – che consente di garantire da un lato la genuinità del prodotto ed eviare la contraffazione e dall’altra di accertare la contraffazione è appunto quello di creare dei criteri di tracciabilità”.