Parlamentari in piazza “per difendere famiglie, non contro i gay”

Il 20 a Roma. Roccella: se sarà un successo, se ne tenga conto

GIU 18, 2015 -

Roma, (askanews) – A 7 anni dal Family Day, il 20 giugno scenderemo in piazza a Roma “per difendere la famiglia”. Il “Comitato parlamentari per la famiglia”, promosso dal capogruppo di Area popolare in commissione Giustizia alla Camera, Alessandro Pagano, ha presentato così a Montecitorio il suo manifesto in vista della manifestazione, spiegando di aver deciso di scendere in piazza san Giovanni contro il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili all’esame del Senato, che “aprirebbe la strada alle adozioni per i gay e alla pratica dell’utero in affitto”.

Eugenia Roccella, deputata di Area Popolare: “Scendiamo in piazza come parlamentari per dare interlocuzione politica a un movimento di opinione, di piazza, di popolo come fu quello del family day: non siamo noi gli organizzatori. Parteciperemo senza insegne di partito ma non vogliamo che accada come in Francia dove un grandissimo movimento di popolo che ha fatto moltissime manifestazioni riempiendo piazze con milioni di persone, poi non ha avuto chi lo rappresentava a livello parlamentare e quindi ha perso la battaglia. E altrettanto è successo in Irlanda”.

Roccella auspica che un successo di piazza venga riconosciuto come un movimento di opinione di cui tenere conto. Secondo lei,

la maggioranza degli italiani è con loro. Ma non sarà, assicura, una manifestazione contro i gay: “Il problema non sono i diritti delle persone omosessuali ma la destrutturazione della famiglia naturale. L’utero in affitto, l’adozione gay, sono un corollario di tutto questo: vuol dire compravendita del corpo delle donne, di ovociti, dell’utero, e diritti negati di maternità e paternità”.