Liberalizzazioni, Italia promossa con riserva

In un convegno a Roma un rapporto e un sondaggio sul tema

GIU 10, 2015 -

Roma (askanews) – Bene le Tlc, meno bene le banche, da migliorare i servizi postali. Italia promossa con riserva sulle liberalizzazioni e italiani parzialmente soddisfatti delle nuove opportunità offerte dal mercato. E’ quanto emerge dal rapporto sullo stato delle liberalizzazioni in Italia realizzato da I-Com e da un sondaggio Doxa. Ne hanno parlato a Roma in un convegno tra gli altri Gianluca Comin, fondatore della Comin & Partners, e Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa. “L’Italia è avanti, ha cominciato molto presto il processo di liberalizzazione, poi ha subito delle frenate che hanno rallentato questa corsa”, ha spiegato Comin. “Lo stato dell’arte è che i consumatori italiani desiderano la liberalizzazione. Ritengono di poterne trarne vantaggi e sono qui ad aspettare che questo avvenga”, ha sottolineato Scarpino. Il report mostra che nei mercati a rete e nei mercati finanziari l’Italia ha un grado di apertura alla concorrenza quasi sempre superiore alla media europea. Se invece si considerano solo i big europei (da Gran Bretagna a Germania), l’Italia registra un grado di liberalizzazione dei mercati mediamente più basso.

Secondo Giovanni Pitruzzella, presidente dell’autorità garante della concorrenza e del mercato, l’Italia ha fatto tanto ma resta ancora tanta strada da percorrere: “Le liberalizzazioni sono importanti perchè sono un veicolo di crescita economica”, ha spiegato.

Non è un caso che le liberalizzazioni abbiano subito una battuta d’arresto con la crisi. Rimangono dunque margini di miglioramento. Secondo le rilevazioni di Doxa, infine, le Tlc risultano il mercato più aperto e che con le liberalizzazioni ha subito un effetto sulla riduzione dei prezzi. All’ultimo posto nel sentimento degli intervistati restano le banche.