Lilt a Cascina Triulza: nelle etichette insidie e pregi dei cibi

Alessandra Borgo: "Attenti all'olio di palma"

MAG 18, 2015 -

Rho-Pero (askanews) – Nutrire il Pianeta, nutrire se stessi, ma occhio all’etichetta. Alessandra Borgo, nutrizionista e biologa della Lilt – la Lega italiana per la lotta contro i tumori – spiega così quanto sia importante leggere le etichette sui prodotti alimentari:

“Di solito quando si tende a parlare di prevenzione insieme all’alimentazione, si parla solo di quali cibi fanno bene e quali fanno male. Quello è sicuramente importante, ma di fatto la gran parte del cibo che compriamo è quello che ci arriva da qualcun altro, è cibo confezionato. E dobbiamo imparare a capire cosa ci fa bene in quello che mangiamo, e se ci sono degli inganni oppure no”.

Nel corso dei sei mesi di Expo 2015, la Lilt svolge una serie di seminari e iniziative a Cascina Triulza, il padiglione della società civile, nell’ambito delle sue attività di lotta e prevenzione ai tumori.

“Nel caso dell’etichetta dobbiamo fare attenzione ad alcune categorie di alimenti, per esempio agli oli che sono contenuti. Sappiamo della pericolosità dell’olio di palma che troviamo nella maggior parte dei prodotti confezionati e fanno malissimo dal punto di vista cardiovascolare. Quindi sicuramente quando troviamo prodotti confezionati che contengono olio di palma sarebbe meglio lasciarli sullo scaffale al supermercato” .

Un’altra categoria di alimenti a cui prestare molta attenzione è quella degli zuccheri: “A volte troviamo sciroppo di glucosio, maltosio, fruttosio, destrosio, si tratta sempre di zuccheri che fanno male perché incidono sul peso, sull’obesità e sul rischio di diabete”.

Ma non facciamoci prendere dallo sconforto: alternative ai prodotti che fanno male esistono, basta saperle cercare nelle etichette. “Per esempio soprattutto nel caso delle marmellate possiamo trovare marmellate dolcificate con il succo di mela o succo di uva. Si tratta sicuramente di alternative più naturali rispetto allo zucchero bianco”.