Pensioni, Padoan: con il rimborso totale indebitamento al 3,6%

"Avrebbe comportato stop alla clausola delle riforme"

MAG 18, 2015 -

Roma, (askanews) – “Dover fronteggiare tutti gli esborsi implicitamente previsti dalla sentenza della Consulta avrebbe impegnato, per il solo 2015, risorse che avrebbero portato l’indebitamento al 3,6%”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legge sulle pensioni.

“Questo – ha aggiunto – avrebbe comportato l’ingresso dell’Italia in una procedura di deficit eccessivo, l’immediata rimozione della clausola delle riforme, che la Commissione ci aveva concesso, e il mancato rispetto della regola del debito con la conseguenza di un’ulteriore esigenza di aggiustamento di finanza pubblica che avrebbe invertito la tendenza di crescita dell’economia e di risanamento dei conti pubblici”.

“Le conseguenze complete dell’adozione delle misure implicite della sentenza – ha concluso il ministro – sono di dimensioni che a mio avviso non sono state ancora valutate completamente dal dibattito”.