Expo, una Smart City nel segno della sostenibilità

Besseghini (Rse): una piccola città intelligente e sostenibile

APR 21, 2015 -

Roma (askanews) – L’Expo è una vera Smart City, dove sono stati sperimentati i più avanzati sistemi di gestione e controllo dei servizi, dall’energia alle telecomunicazioni, nel segno della sostenibilità: per questo la sperimentazione del quertiere espositivo milanese è molto importante per realizzare sistemi intelligenti nelle grandi città a cominciare proprio da Milano. E’ quanto afferma Stefano Besseghini, presidente e ad del centro ricerche energetiche Rse, che ha partecipato alla progettazione della Smart City Expo in questa videointervista ad askanews. “Il tema è stato quello di immaginare come le città intelligenti del futuro saranno in grado di modificarsi, adattarsi, rispondere in maniera proattiva alle richieste dei cittadini. Expo offriva un’occasione unica per lavorare in questa direzione, perchè in un quartiere espositivo che veniva costruito da zero è stato possibile sperimentare nuove tecnologie. Il contributo che abbiamo dato noi di Rse è stato quello di cercare di interpretare l’effettiva intelligenza e sostenibilità di queste soluzioni. Abbiamo elaborato degli indicatori a cui abbiamo dato collettivamente il nome di “smartainability”, una crasi spero felice di “smartness”, intelligenza, e “sustainability”, sostenibilità, proprio ad indicare che la soluzione deve essere intelligente, ma anche sostenibile da tutti i punti di vista: tecnologico, economico e di impatto generale. Abbiamo preso in considerazione tutti i servizi: siamo partiti da quello più fondamentale della distribuzione dell’energia elettrica; grazie ad Enel è stata realizzata una vera smart grid (rete intelligente) per una più efficace distribuzione e integrazione per esempio delle energie rinnovabili, perchè dentro Expo molti padiglioni sono anche produttori di energia. C’è poi il settore delle telecomunicazioni, sia nel modo in cui i servizi vengono erogati, sia nella creazione di nuovi servizi. L’esperienza è stata molto utile, tanto è vero che stiamo inserendo gli strumenti sperimentati ad Expo in diversi progetti di Smart City in giro per l’Europa, a cominciare da quello di Milano che si candida a diventare una Smart City”. Rse ha partecipato anche alla stesura di un Libro Bianco sull’energia del futuro: “Il Libro Bianco riguarda in particolare l’accumulo, che è una delle grandi sfide della nuova fase di generazione distribuita di energia elettrica in cui i singoli utenti diventeranno “prosumer”, saranno cioè non solo consumatori, ma anche produttori di energia per esempio attraverso i pannelli fotovoltaici, e dunque bisognerà adeguare le reti elettriche anche a ricevere energia e non solo ad erogarla e ad accumularla. La nostra ricerca ha dimostrato che la strada è intrapresa con decisione. I produttori italiani sono presenti in modo significativo in questo settore dalle grandi prospettive. Le tecnologie di accumulo sono ancora un po’ costose, ma pensiamo cosa si diceva 10 anni fa del fotovoltaico”.