Milano (askanews) – Il lascito di Expo a Milano non sarà una grande opera, ma un lascito culturale. E In questa prospettiva Fondazione Triulza e la Cascina posssono e devono proseguire nel loro impegno a costruire e mantenere vivo un luogo dove la società cerca e realizza risposte ai problemi collettivi diverse dai modelli del welfare-state o dell’interesse privato.
E’ quanto ha argomentato il presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo intervenendo ai lavori del consiglio generale aperto di Fondazione Triulza: “Il lascito dell’Expo non sarà rappresentato principalmente da una grande opera o da un segno del territorio come è stata nel passato la Tour Eiffel: credo che il lascito di Expo Milano 2015 dovrà essere principalmente culturale e provenire dal basso perché espressione della forza della società civile – ha detto Cattaneo – Per questo lancio una sfida alla Fondazione Triulza e a tutto il padiglione della società civile: proseguire l’esperienza di Expo come un luogo che ci aiuta a costruire un modello in cui è la società che diventa capace di fornire una risposta diversa ai problemi collettivi”.
Per Cattaneo, lo Stato non è l’unico soggetto responsabile della costruzione del bene comune; mentre la società civile è un formidabile costruttore di risposte ai bisogni. “Ma tutto questo non è codificato – conclude Cattaneo – non siamo abituati a fare leggi o a costruire modelli organizzativi né di pensiero in grado di partire da questa intuizione, e di dare contenuto a questa forma diversa. Se sapremo fare questo avremo dato un contributo formidabile al futuro dei nostri figli”.