Roma, (askanews) – Otto anni e otto mesi per Sergio Cragnotti. Quattro anni per il banchiere Cesare Geronzi. È il risultato della condanna in appello per il crack Cirio del raider della finanza e del banchiere. Il genero di Cragnotti, Filippo Fucile, ha avuto tre anni e 10 mesi; 2 anni e 4 mesi al figlio Andrea Cragnotti.
Gli altri eredi, Massimo e Elisabetta Cragnotti, hanno invece beneficiato della prescrizione del reato di bancarotta preferenziale e sono stati quindi assolti.
Il crack Cirio risale al 2003, quando furono mandate obbligazioni in default per 1 miliardo e 125 milioni di euro coinvolgendo decine di migliaia di risparmiatori. L’ex patron del gruppo agroalimentare venne condannato in primo grado a 9 anni di reclusione. Gli 8 anni ed 8 mesi d’appello sono frutto – è stato spiegato – della prescrizione del reato di bancarotta preferenziale.