Omaggio a Ezio Tarantelli, economista ucciso 30 anni fa dalle Br

Visco: grande mente; Camusso: da lui grande attenzione al lavoro

MAR 27, 2015 -

Roma, (askanews) – Il mondo politico, economico e sindacale ricorda Ezio Tarantelli, grande economista italiano ucciso dalle Brigate Rosse nel 1985. Nel trentennale della morte, la Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza ha così organizzato una tavola rotonda.

“Un uomo probo, uno studioso insigne”, ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Ha pagato con la vita l’alto impegno per una società più giusta”.

Presente all’iniziativa il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che ha ricordato così Tarantelli.

“E’ un dovere testimoniare dei fatti successivi venuti a stroncare una mente brillante e molto aperta con una capacità di dare agli altri molto più di quanto riceveva e testimoniare che il male esiste e non si deve ripetere. È qualcosa di utopico ma l’utopia è alla base della forza”.

Il ricordo delle leader della Cgil, Susanna Camusso:

“Tarantelli fu uomo di grande attenzione al ruolo che il lavoro doveva avere nella scelta delle politiche economiche e delle politiche da farsi. L’uomo che nella stagione molto diversa dall’attuale non ha mai smesso di pensare che non bastava né autosufficienza dei governi né teoria degli economisti ma ci voleva la definizione e una grande attenzione al lavoro. Basterebbe questo per ricordarlo”.