Libertà di cannabis e monopolio di Stato, la proposta di Sel

Scotto: "E' operazione antimafia, 10 mld nelle casse dello Stato"

MAR 25, 2015 -

Roma, (askanews) – Libertà di coltivazione della cannabis per uso

personale, in forma individuale o collettiva, ad esempio

attraverso i cannabis social club, con la necessità di una

regolamentazione da parte dello Stato attraverso un monopolio. E’ il cuore della proposta di legge presentata dal gruppo di Sel alla Camera.

E’ un’operazione antimafia: vogliamo sottrarre un mercato a coloro che hanno distrutto questo paese, a coloro che hanno accumulato enormi capitali in questi anni, a quelli che hanno offeso il territorio, hanno ammazzato le persone per la droga. Questa operazione antimafia ha anche un impatto economico: calcoliamo fra i cinque e i 10 miliardi di euro, immaginiamo solo cosa si può fare con quei soldi. Dal reddito di cittadinanza al riassetto del territorio all’abbassamento delle tasse”.

“Noi non pensiamo che bisogna diffondere la marijuana, bisogna regolamentarla, interrompere la catena di continuità tra le droghe leggere e pesanti. Perché quando ci entra un giovane, la distinzione non è poi molto facile. E quindi è anche un’operazione pedagogica”.

Quindi secondo voi gli italiani sono pronti ad acquistare marijuana nelle tabaccherie?

“Io penso proprio di sì: penso che se dessimo spazio al momopolio pubblico daremmo l’opportunità allo Stato di avere più introiti e ai cittadini di sentirsi più sicuri”.