Sabelli, Anm: stop a polemiche, ci sono problemi più gravi

Dopo il botta e risposta tra Renzi e le toghe

MAR 19, 2015 -

Roma (askanews) – Prove tecniche di distensione tra l’Anm e il premier Matteo Renzi anche se i toni dello scontro restano accesi. Il presidente dell’associazione magistrati Rodolfo Sabelli al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è tornato a chiedere lo stop alle polemiche.

“Sono ragioni in più per andare oltre le polemiche e pensare ai problemi concreti che toccano il servizio giustizia e che vanno finalmente risolti”.

Per Sabelli “le riforme sbagliate in tema di corruzione unite alla delegittimazione della magistratura costituiscono un cocktail che produce frutti avvelenati, di cui oggi vediamo gli effetti”. Il fatto è che l’inchiesta di Firenze, che ha toccato il ministro delle infrastrutture Lupi, complica la già difficile partita in corso con la magistratura che si è ribellata di fronte alla legge sulla responsabilità civile dei giudici. All’indomani dello scoppio dell’inchiesta, Renzi aveva già replicato per le rime a Sabelli:

“Sostenere di fronte alla televisione che lo Stato è quello che carezza i corrotti e dà le botte ai magistrati… Sostenere questo quando si hanno responsabilità istituzionali o a nome di categorie, è triste”.

Difficile che i mal di pancia tra toghe e governo finiscano qui.

Sabelli ha comunque riconosciuto che sulla riforma del falso in bilancio “c’è un’inversione di tendenza”, ma ha insistito sul punto che sulla corruzione “bisogna fare di più”.