All’Expo il Padiglione Spagna come la casa disegnata da un bimbo

L'architetto: volevamo una cosa semplice e riutilizzabile

MAR 18, 2015 -

Milano, (askanews) – Semplicità, tradizione e innovazione. Il Padiglione Spagna all’Expo 2015 fonde questi elementi in una struttura che ha le fattezze di una casetta disegnata da un bambino e che nei materiali sceglie solo legno, acciaio, policarbonato e sughero. Così l’ha pensata e progettata l’architetto Fermin Vazquez:

“Il padiglione ha una forma semplice, di solito ad Expo si propongono forme complicate, per suscitare stupore e sorpresa. Noi non abbiamo seguito questa strada, il nostro padiglione ha una forma antica, quella che disegna un bimbo quando pensa a una casa”

Con una superficie di 3.300 metri quadrati, la struttura che si presenta come una serra a doppia navata, si trova all’incrocio del cardo e del decumano, arterie principali dell’area espositiva. Un investimento di 12 milioni di euro, esclusi i costi di smontaggio e recupero dei materiali. Perchè la struttura è interamente riciclabile, così come chiesto da Expo:

“Abbiamo preferito fare un edificio semplice, memorabile ma semplice, che si potesse riutilizzare. Dovevamo costruirlo qui, smontarlo e ricostruirlo altrove. Dopotutto l’alimentazione, che è il tema dell’Expo, va intesa come concetto opposto al superfluo”.

Il padiglione, nei sei mesi dell’esposizione, sarà l’occasione per la Spagna di mettere in mostra i propri prodotti agroalimentari, che stanno vivendo un buon momento sui mercati internazionali. Si comincia con un ideale “Viaggio del Sapore”,

installazione di Antoni Miralda, per proseguire con la mostra “Il linguaggio del sapore” che porta i visitatori nella mente di un cuoco al lavoro con gli alimenti. Ovviamente non mancherà il cibo, la cui preparazione è affidata al gruppo Sagardi.