Da Avvenire alla Cei: la Chiesa, Berlusconi e la questione morale

Dopo l'assoluzione nel caso Ruby non sono mancate le critiche

MAR 13, 2015 -

Milano (askanews) – Dagli editoriali di Avvenire alle dichiarazioni dei rappresentati della Cei, in questi giorni la Chiesa cattolica non ha mancato di sottolineare più volte che l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel caso Ruby non cancella il coinvolgimento morale dell’ex premier nella vicenda.

L’ultimo in ordine di tempo è stato il presidente della Cei Angelo Bagnasco che ha risposto così a chi gli chiedeva cosa pensasse del ritorno in politica di Berlusconi dopo l’assoluzione.

Se Bagnasco si è limitato ad alludere al “contesto generale”, più diretto è stato Marco Tarquinio, il direttore del quotidiano dei vescovi Avvenire: “Un’assoluzione con le motivazioni sinora conosciute non coincide con un diploma di benemerenza politica e di approvazione morale”, ha scritto in suo editoriale.

Una posizione difesa e ribadita anche dal segretario della Cei monsignor Nunzio Galatino: “Avvenire ha preso una posizione coraggiosa che va sostenuta e confermata – ha detto – la legge arriva fino a un certo punto, ma il discorso morale è un altro”.