Fiaip, Righi: manca progetto-casa. Troppe tasse e caos burocrazia

"Da 4 anni non si riesce a capire cosa si deve pagare"

FEB 27, 2015 -

Roma, (askanews) – Per Paolo Righi, presidente nazionale della Fiaip, Federazione italiana agenti immobiliari professionali, bisogna far ripartire

il settore immobiliare per uscire dalla crisi. Alla manifestazione nazionale della Fiaip a Roma “Se riparte l’immobiliare, riparte l’Italia!” #giùlemanidalmattone, Righi ha spiegato:

“Il nostro è un Paese che non ha un progetto sulla casa, lo si vede tutti i giorni, sia sull’edilizia popolare che sul quella privata. Oggi qui sono riuniti tutti i presidenti di tutte le associazioni, è rappresentata tutta la filiera, perché dove non arriva la politica cerchiamo di arrivare noi come associazioni con un impegno sociale, civile, per far ripartire finalmente questo Paese”.

Quali sono le proposte di Fiaip?

“Ne abbiamo varie, 11 proposte, in un manifesto che abbiamo presentato tempo fa, ad esempio sull’edilizia agevolata noi diciamo che l’emergenza abitativa è stata la scusa negli anni per favorire qualche politico e per prendere qualche tangente, le case oggi in Italia ci sono, abbiamo un milione di abitazioni invendute, quindi sarebbe bene che le amministrazioni invece di sprecare territori per costruirne di nuove, ricorressero all’edilizia privata per inserirla nel circuito dell’edilizia popolare”.

Sull’elevata tassazione sulla casa, e sulla “giungla” di tasse degli ultimi anni, Righi ha aggiunto:

“Sono quattro anni che gli investitori e i cittadini non riescono a capire cosa devono pagare, si immagini noi che lavoriamo anche con investitori esteri spiegare la tassazione italiana a una delegazione cinese o giapponese. Noi non stiamo attraendo nessun tipo di investimento estero proprio perché non è redditizio per l’alta tassazione ma anche per una burocrazia e una poca chiarezza del diritto che in Italia riscontriamo tutti i giorni”.