Msf: segni di violenza sui migranti arrivati a Pozzallo

La testimonianza della coordinatrice Chiara Montaldo

FEB 18, 2015 -

Pozzallo (askanews) – Negli ultimi giorni a Pozzallo, in provincia di Ragusa, sono sbarcate 500 persone, tutte subsahariane. I migranti hanno portato la loro testimonianza diretta sul peggioramento continuo della situazione in Libia al personale di Medici senza frontiere, che li ha accolti, curati e ascoltati. Chiara Montaldo è la coordinatrice dell’associazione in Sicilia.

Sono tutti adulti, in maggioranza uomini, alcune donne e un solo bambino con la mamma – ha riferito Montaldo -. Abbiamo riscontrato che sono tutti subsahariani e che le condizioni generali di salute erano discrete. Però il dato che emergeva da tutti è quello di violenze subite, tantissime nei carceri libici. L 80-90% ci ha riferito di essere stato in carcere per diversi mesi e hanno dolori, lesioni traumatiche, e malattie tipo scabbia che è sintomo di condizioni igieniche molto precarie.

——————-

—————-

“Tutte le operazioni di salvataggio ben vengano finché non si trova la reale soluzione per rendere più facile l’accesso in Europa”.

Medici senza frontiere mette a disposizione dottori e infermieri, e anche supporto psicologico per questi eventi traumatici subiti. Un’assistenza fondamentale in vista dell’aumento degli sbarchi sulle coste della Sicilia, della Calabria e della Puglia a causa del peggioramento della situazione in Libia.