Cambia il lusso in tempi di crisi: ora si cerca l’emozione

La ricerca Censis: dal vino al food, si investe sull'eccellenza

FEB 17, 2015 -

Milano (askanews) – La crisi ha modificato i rapporti degli italiani con il lusso: si spende di meno ma si investe di più su esperienze uniche. Il prodotto di lusso è percepito sempre più come un’emozione e al contempo va slegandosi da prodotti tangibili come auto o abiti di moda. Una trasformazione che porta a cercare “l’eccellenza delle emozioni”. Lo spiega il ricercatore Giulio De Rita in una analisi del Censis commissionata da Ornellaia, una eccellenza italiana nel campo del vino.

“Chiudono le pelliccerie, si vendono meno gioielli e aprono alberghi a cinque stelle. Il lusso è meno orientato al possedere un oggetto e più a vivere un’esperienza e questo anche nel rapporto con l’alimentazione: le spese alimentari sono diminuite del 3 per cento ma sono aumentati i consumi dei prodotti di qualità: prodotti bio, tipici. C’è una maggiore sobrietà ma anche una ricerca di maggiore qualità.

Secondo la ricerca del Censis non fa eccezione a questa tendenza il consumo di vino, che negli ultimi quaranta anni si è dimezzato. Negli ultimi 5 anni si è ridotto dell’8%, ma la spesa in termini economici è cresciuta del 3,5%. “Si spende di più per il vino e se ne beve di meno”, ha aggiunto de Rita.

La qualità più della quantità. Un campo in cui l’Italia storicamenente rappresenta un’eccellenza. E non fa eccezione l’azienda toscana Ornellaia. “In fondo anche il Made in Italy è la capacità degli italiani di insegnare al mondo come vivere un lusso di qualità, un lusso non ostentato. L’Italia sarà sempre più punto di riferimento per prodotti che permettano di vivere una esperienza di qualità”