Bertolini (Cida): 10mila dirigenti senza lavoro nell’ultimo anno

"Servono moderni ammortizzatori. Ecco le nostre proposte"

FEB 11, 2015 -

Roma, (askanews) – Il lavoro e le riforme del primo anno di Governo Renzi al centro dell assemblea annuale della CIDA – Manager e Alte Professionalità per l’Italia, che si è tenuta a Palazzo Colonna. Ma quali strategie propongono i dirigenti per “Innovare il Paese per una ripresa stabile”? Bertolini, presidente della CIDA, non ha dubbi: “Al centro del rilancio dell Italia la riduzione del cuneo fiscale, per innescare un circolo virtuoso tra retribuzioni, produttività e crescita della domanda interna”. E continua il presidente in una intervista negli studi di askanews: “Serve semplificazione delle forme contrattuali e unificazione delle tutele, servizi per l impiego più efficaci, moderni ammortizzatori sociali per sostenere i lavoratori nel passaggio da un impiego a un altro, potenziamento della formazione continua e azioni in grado di garantire flessibilità in uscita per i lavoratori, una misura capace anche di sanare la questione degli esodati aperta dalla riforma Fornero”.

Ed è in particolare la questione degli ammortizzatori sociali quella su cui si concentra maggiormente Bertolini: “Nell ultimo anno sono rimasti senza lavoro, tra industria e servizi, 10.000 dirigenti, chiediamo al governo di istituire, proprio con il Decreto per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali che ora è all esame delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, il nuovo istituto del ‘Contratto di ricollocazione’ per i lavoratori in stato di disoccupazione involontaria applicabile anche ai dirigenti”. E spiega Bertolini: “Si tratta di un istituto per il quale dovrebbe essere creato un apposito Fondo presso l Inps a cui i lavoratori licenziati potranno attingere per ottenere un voucher rappresentativo della dote individuale di ricollocazione e che potrà essere presentato ad un Agenzia per il lavoro pubblica o privata accreditata, così da avere il diritto di sottoscrivere con questa il contratto di ricollocazione, prevedendo una assistenza appropriata nella ricerca della nuova occupazione”. Continua poi Bertolini “Di fondamentale importanza anche come integrare l’ utilizzo degli incentivi pubblici con gli strumenti bilaterali previsti dalla contrattazione collettiva”.

E, conclude, “con l obiettivo di individuare percorsi e soluzioni per la realizzazione di politiche integrate a sostegno dell occupazione e per lo sviluppo del sistema produttivo, in particolare delle PMI”.