Riforme, Renzi: l’elezione del capo dello Stato ci mette il turbo

Il premier a Rtl: "avanti anche senza Fi, decideranno loro"

FEB 2, 2015 -

Roma (askanews) – “Il Pd è il motore delle riforme e con l’elezione del capo dello Stato ora mette il turbo”. Dopo una domenica in famiglia in Toscana, Matteo Renzi è tornato a Roma pronto per un’agenda fittissima di impegni. In un’intervista con l’emittente radio Rtl è tornato sugli ultimi passaggi che hanno portato all’elezione del nuovo capo dello Stato. Una elezione che in molti hanno considerato un capolavoro politico del premier. In una mezz’ora di intervista è tornato a parlare del cosiddetto patto del Nazareno.

“Chi sospettava che ci fosse un patto segreto scritto chissà come, beh, sabato ha avuto la sua risposta”, ha detto Renzi. Poi ha liquidato così le eventuali ripercussioni sul cammino delle riforme, alla luce della frattura consumatasi con Fi per l’elezione del capo dello Stato. “Noi sulle riforme andiamo avanti, credo che le faremo anche con Fi. Se non vorranno, saranno loro a deciderlo”.

A proposito dell’elezione del capo dello Stato e ricordando l’esperienza del 2013 Renzi ha analizzato il cambio di passo all’interno del Partito democratico. “Il Pd aveva una figuraccia da farsi perdonare. Il Pd è stato compatto nell’evitare di ripetere quella vicenda”

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Ora con un Pd più compatto l’obiettivo primario è accelarare sulle riforme.

14.06

14.26

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“L’elezione mette il turbo, non è che ora si rallenta.Noi dobbiamo metterci a correre e il Pd

deve essere il motore del cambiamento. Non indietreggiamo di una

virgola

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