Intesa Sanpaolo per Pmi sarde: rilancio con edilizia e ambiente

Confindustria Sardegna Meridionale: manifatturiero sia priorità

FEB 2, 2015 -

Cagliari (askanews) – Un accordo che conferma un rapporto consolidato nel tempo a livello locale, oltre che nazionale. Si rinnova per il quinto anno la collaborazione tra il gruppo Intesa Sanpaolo e Confindustria Sardegna: il gruppo bancario mette 100 milioni a disposizione delle Piccole e medie imprese sarde, nell’ambito di un progetto complessivo che ha stanziato 10 miliardi a livello nazionale, da aggiungersi ai 35 previsti da accordi precedenti. Un programma di interventi per sostenere il dinamismo, la crescita e la competitività del sistema imprenditoriale sardo, che cerca di uscire dalla crisi.

“La Sardegna è una regione debole strutturalmente e che ha patito più di altre questo difficile momento: noi ci auguriamo che i temi e il senso dell’accordo possa dare un contributo innanzitutto a ritrovare il senso di positività che ci deve essere, riteniamo che sia il presupposto intorno al quale far succedere le cose” ha spiegato Pierluigi Monceri, Direttore regionale Intesa Sanpaolo per Lazio, Sardegna, Toscana ed Umbria.

Tra i settori trainanti dell’economia sarda c’è l’edilizia, che conta il 45 percento degli addetti dei settori industriali e vale quasi il 10 percento del Pil regionale: un comparto in grande sofferenza, anche a causa dei ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, come spiega il presidente di Confindustria Sardegna Meridionale, Maurizio De Pascale: “Come tutto il Mezzogiorno, anche la Sardegna vive soprattutto di opere pubbliche e infrastrutture. E’ un momento fondamentale per la ripresa del settore: siamo certi che se non si riprende, non riparte la Sardegna”.

Per ripartire, aggiunge De Pascale, è necessaria la ripresa del settore manifatturiero, che deve essere tra le priorità dei governi regionali e di quello nazionale.