Bilancio sociale: per l’impresa il futuro è nella responsabilità

Convegno in Uniocamere, sostenibilità uguale convenienza

GEN 27, 2015 -

Roma, (askanews) – Più responsabilità sociale per essere più competitivi. E La direttiva dell’Unione europea sulla rendicontazione non finanziaria può rappresentare l’occasione per un cambio di mentalità vincente sui mercati soprattutto internazionali, anche per le piccole e medie imprese. Se ne è discusso, in un confronto aperto tra aziende e istituzioni, a Roma in un convegno ad Unioncamere, con il lancio di alcune idee, come un rating sulla responsabilità d’impresa proposto dal presidente del comitato credito e finanza di Confindustria, Vincenzo Boccia: “Insieme ad Abi potremmo valutare l’idea di un rating sulla responsabilità sociale delle imprese in una chiave di lettura complementare al bilancio in termini quantitativi e qualitativi che possa far evolvere il modello di impresa italiana in rapporto al mondo”, ha detto Boccia.

Un’evoluzione che significa appunto maggiore competitività, come ha confermato il segretario generale di Uniocamere Claudio Gagliardi: “Le imprese che fanno responsabilità sociale sono più competitive sui mercati internazionali, aumentano di più il fatturato e l’occupazione”, ha evidenziato Gagliardi.

Il perchè della ritrovata competitività se declinata con responsabilità nelle parole di Ermete Realacci, presidente della commissione ambiente della Camera e presidente di Symbola: “Questa maniera di produrre, attenta alla qualità al territorio, all’ ambiente e al futuro è già la caratteristica di tante imprese italiane – ha detto Realacci -. Noi produciamo cose che piacciono al mondo anche perché sono cose espressione di un economia più a misura d’uomo”.

Responsabilità però significa lasciare innanzitutto traccia del proprio operare, da qui l’esigenza di una raccolta informativa libera e disponibile dell’agire responsabile dell’industria nazionale e il progetto di Biblioteca Bilancio Sociale, che ha promosso il convegno. Per la fondatrice, Mirta Barbeschi, un dovere: “L’ intento è quello di creare una raccolta, un punto unico dove la gente possa consultare per disponibilità dei documenti e anche per linguaggio, perché fare responsabilità o agire responsabilmente nel governo di un azienda secondo me corrisponde immediatamente al dovere di comunicarlo a tutti”, ha affermato Barbeschi.

La strada appare comunque obbligata, ancorchè conveniente. Il sistema imprenditoriale sta cambiando già pelle e ancora di più lo dovrà fare negli anni a venire. Il perchè di questo cambiamento nelle parole del sottosegretario al Lavoro e Politiche Sociali, Luigi Bobba.

“Abbiamo assistito ad anni in cui l’unico orientamento era fare profitti subito con la finanza – ha detto Bobba -. Adesso chi vuole fare impresa, chi vuole crescere, chi vuole lasciare delle tracce non può che guardare ad investimenti che abbiano un orizzonte un po più lungo e soprattutto che incorporino, insieme al valore economico anche il valore sociale, un valore che ha la capacità di durare nel tempo e di cambiare la vita delle persone”.

Out 2′ 02″