Palermo, la verità del pentito Galatolo sul giallo dei Maiorana

L'ex mafioso: imprenditori uccisi per contrasti nel cantiere

GEN 21, 2015 -

Palermo (askanews) – Nuovi elementi per la soluzione del giallo Maiorana. Si riapre il caso otto anni dopo la scomparsa degli imprenditori Antonio e Stefano Maiorana, padre e figlio, spariti nel nulla nell’agosto del 2007 da Isola delle Femmine, in provincia di Palermo. Vito Galatolo, pentito di Cosa nostra sta offrendo la sua verità ai magistrati.

Secondo Galatolo i Maiorana sarebbero stati uccisi per ragioni legate alla gestione del cantiere al quale stavano lavorando e sarebbe anche stato fatto il nome di un presunto mandante, su cui però la Procura mantiene un assoluto riserbo. Un delitto che sarebbe maturato dunque fuori dal contesto di Cosa nostra, che però potrebbe avere dato il suo avallo. Giacomo Frazzita, legale di Rossella Accardo, ex moglie di Antonio Maiorana e madre di Stefano.

“Il delitto è nato, covato e si è sviluppato all’interno del cantiere – ha sottolineato il legale – Credo che Cosa nostra e la mafia c’entrino semplicemente per un problema geografico e che le motivazioni e i moventi siano da ricercare in altro ambiente”.