Le mani della Camorra su ospedale a Caserta: 24 arresti

I Casalesi agivano in "regime di assoluto monopolio"

GEN 21, 2015 -

Caserta (askanews) – Gli appalti dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta nelle mani della camorra, con la complicità di imprenditori e politici. E’ il quadro dipinto da un’indagine della Dia di Napoli, coordinata dalla locale Dda, che ha portato all’arresto di 24 persone. Secondo gli inquirenti il clan Zagaria-Casalesi aveva piena operatività e controllava il sistema in “regime di assoluto monopolio”.

Il controllo era nelle mani di Francesco Zagaria, e dopo la sua morte della moglie Elvira, sorella del boss Michele. Secondo i magistrati il referente politico, dal 2008 fino al suo arresto, fu l’ex coordinatore regionale della Campania di Forza Italia, Nicola Cosentino, tuttora detenuto per presunti legami con il clan dei Casalesi. Il Procuratore Giovanni Colangelo. “Questo modo di agire e procedere dimostra LA pericolosità di condotte di questo genere che interferiscono con libero mercato”.

Tra gli appalti nel mirino dei magistrati ci sono quello della tinteggiatura per 450mila euro, la gestione degli ascensori per oltre 1 milione di euro e l’affidamento di lavori per oltre 3 milioni di euro.